Roma TPL. Situazione drammatica per 2000 famiglie

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Stefano Fassina

Da tempo oramai si registrano pesanti ritardi nei pagamenti degli stipendi ai lavoratori della Roma TPL. Una situazione drammatica che grava su quasi 2000 famiglie. Il Comune di Roma afferma di aver versato il dovuto sebbene con un ritardo che sarebbe determinato da irregolarità in merito al Durc.

L’azienda privata, scaricando ogni responsabilità diretta, sostiene che il ritardo nei pagamenti è la causa, a catena, del mancato accredito degli stipendi ai lavoratori. Fra questi però, rimasti senza salario, c’è chi ha avuto beni pignorati, chi è stato classificato cattivo pagatore, chi ha avuto lo sfratto, chi non ha potuto onorare spese preventivate, spesso di prima necessità, il tutto avvolto nel silenzio, nell’indifferenza generale e dell’amministrazione capitolina in particolare.

Una situazione drammatica che mortifica i lavoratori del TPL e penalizza i cittadini, una situazione che non può proseguire un minuto di più.

Il problema si ripete sistematicamente riflettendosi sui soggetti più deboli, cioè sugli utenti e sui lavoratori. Questo non può più essere tollerato perché nel perenne, costosissimo e irrisolto contenzioso fra Comune di Roma e Roma TPL, chi paga le spese sono sempre i soggetti più deboli.

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