25 aprile: 4 chilometri di antifascismo militante

Sono passati 72 anni da quel 25 aprile in cui l’Italia riconquistò libertà, pace, democrazia. Oggi, a distanza di 72 anni, è ancora vivo l’impegno militante dei cittadini romani, che in tantissimi hanno sfilato al corteo promosso dall’ANPI per ricordare i valori della Resistenza e dell’antifascismo. Un lunghissimo serpentone colorato si è snodato per circa 4 Km, partendo da Piazza Caduti della Montagnola, attraversando luoghi storici della Resistenza romana, tra cui il quartiere della Garbatella, fino a raggiungere il luogo storico per eccellenza, Porta San Paolo, dove è stato allestito il palco.
Ad aprire il corteo l’ANPI, con uno striscione su cui troneggiava solo la scritta PARTIGIANI. A seguire, cittadini di tutte le età, famiglie con bambini, striscioni e bandiere, per ricordare ciò che il 25 aprile rappresenta: il sacrificio dei partigiani che hanno donato la loro vita per assicurare alle generazioni future la libertà dalla dittatura ed il rispetto dei diritti civili, politici, democratici.
Tantissimi i giovani, con i loro canti un po’ stonati ma con la consapevolezza che la storia vissuta dai loro nonni durante il fascismo non può e non deve ripetersi, e che non deve cadere nell’oblio il grande patrimonio di ideali e di valori per i quali essi hanno combattuto: sono loro, i giovani, la speranza del nostro futuro, quelli ai quali dovrà essere passato il testimone per tramandare la memoria e per costruire una società nella quale venga rispettata la dignità delle persone e vengano salvaguardati i principi di equità e giustizia per tutti.
Numerose le bandiere della pace. In un momento storico nel quale venti di guerra sembrano avvicinarsi pericolosamente e scuotere l’intero pianeta, con le loro minacce di devastazione, sofferenza, morte, quelle bandiere vogliono ricordare che il 25 aprile rappresenta anche la fine della guerra e che la lotta partigiana ci ha regalato un lungo periodo di pace, bene preziosissimo e valore da difendere ogni giorno con impegno e determinazione, per impedire che gli interessi dei potentati economici mondiali ci facciano ricadere in una spirale di violenza da cui sarebbe difficile tornare indietro.
Anche Sinistra x Roma ha sfilato con un proprio striscione, per testimoniare l’impegno nella difesa dei valori nati dalla Resistenza e la volontà di proseguire nella costruzione di quel percorso unitario delle forze della sinistra che si riconoscono nei principi della democrazia, della pace, del lavoro e della giustizia sociale.
Infine, ma non certamente il meno sentito, il richiamo ai valori della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza,  tuttora inapplicata in tante sue parti, addirittura violentata nel tentativo, fortunatamente fallito, di stravolgerla. La presenza del Comitato romano per la Costituzione e dei suoi militanti ha assunto proprio questa importante valenza, di affermazione e consolidamento dell’esempio morale e degli insegnamenti dei nostri Padri Costituenti, molti dei quali hanno partecipato alla lotta partigiana dopo aver subito discriminazioni, carcere e confino durante la dittatura fascista.
Sulla stessa lunghezza d’onda le commoventi parole dell’indomita partigiana Tina Costa, la quale ha rimarcato la necessità di “tagliare le gambe e la testa a tutti i rigurgiti fascisti”  e di far applicare la Costituzione in tutti i suoi articoli,   per non dover più rivivere uno dei periodi più bui della nostra storia e per poter “forse avere un paese migliore”.

Daniela Caramel